Sono Elisa Capovilla, parrucchiera e titolare del salone ‘Elisa – Lei e Lui’ ad Altavilla Vicentina. Il mondo dell’acconciatura non costituisce per me un semplice lavoro, ma è anche una mia grande passione. Infatti,
chi mi conosce da tempo sa benissimo che sin da piccina maneggio forbici e pennelli senza problemi. Parlo di pennelli in generale, perché oltre ad utilizzarli sui capelli, amo dipingere. Sono capace e dinamica, con
quasi 30 anni di esperienza nel settore capello, e sempre desiderosa di approfondire tematiche che possano appagare i miei clienti. Durante i miei studi presso ‘DDA Accademy’ di Vicenza, uniti ad altri corsi di formazione (anche all’estero),
ho avuto l’opportunità di soddisfare i miei interessi, studiando la parte estetica del capello e sviluppando piene competenze in suddetto ambito. Il mio impegno si è rivelato vittorioso quando, nel settembre del 2001, ho realizzato il mio grande sogno,
avviando la mia attività.
Ciò che ho sempre amato è poter consigliare a 360°, e scegliere insieme al cliente forme e look che più gli si addicono. Da qualche anno, però, questo non mi è più bastato: sentivo di dover offrire qualcosa di più. Per questo, mi sono avvicinata con fascino alla tricologia (o meglio, trico-olosomatica)… e lì mi si è aperto un mondo.
Grazie ad ‘Accademia di Tricologia’ e alla mia maestra Elena Pozzan ho conseguito con impegno il titolo di Tecnico Tricologo. Perché ho ritenuto così importante specializzarmi in trico-olosomatica? Questo tipo di tricologia non si ferma ad individuare una problematica di cute o capello e a dare un rimedio momentaneo, ma va oltre. Infatti, in qualsiasi problema al cuoio capelluto o ai capelli, tutto l’essere fisico, mentale ed emozionale, partecipa alla generazione dello squilibrio.
In quanto pittrice, mi piace pensare che il nostro corpo sia come una tela, dove esprimiamo il nostro mondo interiore, che si mostra sotto forma di anomalie e problematiche.
Dunque, ciò che mi pongo come obiettivo è oltrepassare la sfera dell’apparenza e fare emergere l’essenza dell’anomalia. Per fare ciò, procedo inizialmente attraverso una raccolta di informazioni raccontate dal cliente, che mi aiutino ad individuare le cause che hanno condotto allo squilibrio. Successivamente, mi affido all’utilizzo della tricocamera, che mi permette di analizzare sia la cute che il bulbo pilifero. In questo modo, con un quadro ben chiaro, posso valutare e accompagnare ogni persona verso la soluzione più indicata.