CADUTA DEI CAPELLI
CADUTA STAGIONALE DEI CAPELLI
EFFLUVIO STAGIONALE
Con il termine “Caduta Stagionale dei Capelli” si intende l’aumento di caduta dei capelli durante il periodo primaverile (da fine febbraio a maggio) ed il periodo autunnale (da settembre a novembre). Entrambi i sessi ne sono coinvolti in ugual misura.
Le cause che comportano la caduta stagionale dei capelli non sono ancora state del tutto chiarite, si fanno però delle ipotesi:
- Alcuni studiosi riconoscono un’eredità genetica connessa con il processo stagionale di muta del pelo caratteristico dei mammiferi;
- Altri studiosi, invece, ritengono che esso sia dovuto alla variazione del rapporto fra ore di luce e ore di buio che, influenzano l’equilibrio ormonale;
- Altri tricologi, infine, danno una spiegazione più “sociale” del fenomeno, legando l’aumentata caduta dei capelli al ritorno alla vita inquinata della città dopo il periodo di vacanza estivo, caratterizzata da stress, ritorno al lavoro, ritmi frenetici di vita, preoccupazioni.
Considerando che qualsiasi aggressione a livello del cuoio capelluto si traduce, generalmente, dopo 2/3 mesi, in una caduta, per quanto riguarda la caduta autunnale si ritiene che l’aggressività dei raggi solari estivi possano causare uno stress ai bulbi piliferi in quanto, i raggi UV fanno accumulare i radicali liberi che accelerano l’entrata in Telogen dei bulbi dei capelli inducendo un Effluvio a volte molto preoccupante.
Per la caduta primaverile invece si pensa che il freddo dell’inverno comporti una vasocostrizione a livello del cuoio capelluto causando un rallentamento dell’attività dei bulbi dei capelli determinando l’entrata in Telogen di una quantità più o meno consistente di capelli con conseguente caduta nell’arco temporale che va grosso modo da febbraio a maggio.
Indipendentemente dalla causa, un aumento della caduta stagionale dei capelli si considera come un fenomeno fisiologico di “ricambio” naturale.
CADUTA DEI CAPELLI PER STRESS
EFFLUVIO ACUTO O CRONICO
Numerose sono le prove scientifiche che lo stress determini la caduta dei capelli. Molte persone in periodi di stress prolungato o dopo 2/3 mesi da momenti particolarmente critici, manifestano una più o meno intensa caduta di capelli.
L’Alopecia Psicogena (intesa sempre come caduta) è un fenomeno di origine psicosomatica determinato dallo stress e dalle tensioni nervose.
Gli studi hanno messo in evidenza che un carico importante e ripetuto di stress induce sia l’ipotalamo che l’ipofisi (l’asse ipotalamo-ipofisario collega il sistema nervoso al sistema endocrino) al rilascio di ormoni corticotropi (Cortisolo) che entrano in circolo raggiungendo le cellule deputate alla crescita del capello, provocando infiammazione dermo-epidermica, l’indebolimento e la caduta.
Ogni stress o evento stressante, sia di natura endogena (interna) che di natura esogena (esterna), comporta una reazione sia di tipo psicologico che di tipo fisico che si manifesta spesso con la caduta dei capelli.
L’Alopecia da stress nelle donne, Effluvio in Telogen acuto o cronico, si manifesta con il diradamento dei capelli a livello di tutto il cuoio capelluto e soprattutto nell’area centrale che collega l’attaccatura frontale al vertice della testa. (Incidenza digestiva e nervosa)
L’Alopecia da stress negli uomini, anche in questo caso Effluvio Telogenico, oltre a un diradamento che interessa tutto il cuoio capelluto, si caratterizza per la stempiatura che procede con velocità. In questo caso si avrà una sovrapposizione sia di Effluvio Telogen che di Defluvio Telogen (Alopecia Androgenetica).
I sintomi presenti nell’Effluvio da Stress sono:
- perdita di capelli
- ipersecrezione sebacea
- dermatite seborroica
- prurito a livello di tutto il cuoio capelluto
- tensione profonda del cuoio capelluto o dolore cutaneo.
Ovviamente, la prima strategia da utilizzare in questi casi è l’allontanamento e l’eliminazione delle cause di stress, cosa per altro talvolta impossibile.
La vita moderna ci porta pressoché costantemente situazioni stressogene da affrontare ed alcune perdurano anche per molto tempo.
Ricordiamoci che la caduta dei capelli non è una malattia, ma è il sintomo di un sistema psico – organico che non lavora più in armonia.
PERDITA DEI CAPELLI PRECOCE
Studi recenti hanno dimostrato che circa un ragazzo su cinque tende a perdere i capelli precocemente. Tale problema non colpisce solo i ragazzi, ma anche le ragazze.
Nella maggior parte dei casi, nel maschio, si tratta di Alopecia androgenetica (Defluvio), quindi di tipo genetico-ereditaria, progressiva e cicatriziale.
E’ necessario tener presente che fattori di origine psicologica, come l’ansia da prestazione, i traumi e le tensioni emotive, la fanno da padrone, diventando così fonte e causa di Alopecia da stress.
I ragazzi vengono colpiti molto di più (65%) che le ragazze (35%).
Al giorno d’oggi il numero di ragazze in età puberale o post puberale che sono afflitte da caduta dei capelli è in notevole e costante aumento.
Tra le cause che comportano la perdita dei capelli nelle ragazze potrebbe esserci il “cattivo” sonno, la non corretta alimentazione (diete molto restrittive o poco varie) il fumo di sigarette, uso ed abuso di alcol, droghe e farmaci, stati ansiogeno-depressivi.
La caduta dei capelli si manifesta spesso con una produzione eccessiva di sebo e con l’assottigliamento dei capelli che diventano sempre più fini e fragili. Essi finiscono con il cadere e non ricrescono.
La perdita dei capelli comporta gravi conseguenze psicologiche sia nelle persone adulte che nei giovani.
Il diradamento, la stempiatura, la miniaturizzazione degli steli e la diminuzione del numero di capelli, provocano un senso di vergogna e di inadeguatezza portando i giovani ad isolarsi.
Molti ragazzi finiscono con il non frequentare più la scuola proprio per evitare il contatto con i coetanei.
Inoltre è clinicamente provato che la caduta dei capelli causa un senso di inadeguatezza che compromette seriamente lo sviluppo psicologico di un adolescente.
Ad un problema inizialmente solo di tipo estetico, si aggiunge una profonda crisi psicologica che sfocia spesso in depressione grave; un giovane in quella situazione si sente a disagio per la preoccupazione del giudizio altrui.
Lo specchio, diventa un nemico di cui paradossalmente, non si può più fare a meno perché permette di controllare l’avanzamento del diradamento o della stempiatura, generando uno stato ansioso cronico e un disturbo ossessivo compulsivo.
I ragazzi affetti da tale problema cercano di “aggiustarsi i capelli” in modo che si noti il meno possibile la stempiatura.
Tutta questa situazione porta i giovani ad una riduzione della propria autostima e sicurezza ed a perdere di vista i propri obiettivi, li porta ad abbandonare gli studi o il lavoro, contribuendo anche alla perdita di amicizie e relazioni amorose.
La miglior arma resta sempre la prevenzione.
Infatti è necessario risolvere il problema alla radice, prima che si manifesti in modo irreversibile, mediante l’applicazione di trattamenti tricologici e percorsi rigeneranti mirati, che garantiscano il ripristino di una buona condizione del cuoio capelluto, regolando la secrezione di sebo, stimolando i metabolismi delle cellule riproduttive e mantenendo nel contempo la cute detossinata ed ossigenata.
CALVIZIE – ALOPECIA ANDROGENETICA
DEFLUVIO ANDROGENETICO (AGA)
È la più frequente delle alopecie definitive non cicatriziali: da cui il termine di “Calvizie Comune”.
L’Alopecia Androgenetica è una condizione cronica, su base ormonale (-andro- gli androgeni sono ormoni maschili), geneticamente determinata, caratterizzata dalla progressiva involuzione dei follicoli piliferi del cuoio capelluto e miniaturizzazione dei capelli che ne derivano.
L’Alopecia Androgenetica è la conseguenza del Defluvio Androgenetico che consiste in una progressiva superficializzazione, depigmentazione e miniaturizzazione fino alla totale atrofia, dei follicoli dei capelli dell’area frontoparietale e del vertice.
Clinicamente è definita (secondo Hamilton) da:
- progressivo arretramento della linea di inserzione dei capelli
- apertura degli angoli frontoparietali (stempiatura) che conferisce alla linea frontale la caratteristica forma maschile a M,
- lenta perdita dei capelli del vertice fino al coinvolgimento alopecico di tutta la parte alta del cuoio capelluto con tipico risparmio della nuca e delle zone temporali sopra auricolari, per arrivare infine alla “calvizie a corona”.
L’Alopecia androgenetica è accompagnata spesso, da seborrea e desquamazione (forfora) e per questo motivo viene anche definita Alopecia Seborroica Maschile.
L’Alopecia Androgenetica è sostenuta dalla presenza dei normali livelli di ormoni androgeni nel plasma e da una ereditarietà genetica familiare (da cui il termine Androgenetica)
ALOPECIA AREATA
L’Alopecia areata è una problematica di tipo autoimmune abbastanza comune. Colpisce nelle sue forme più intense circa l’1% della popolazione caucasica ed asiatica senza distinzione tra maschio o femmina. Si calcola però che nelle sue forme più lievi ne sia colpita una percentuale che va dal 15 al 25% della popolazione.
La problematica si caratterizza con la comparsa di una o più chiazze di cute rotondeggianti prive di capelli che si presentano all’improvviso, anche nel giro di 24/48 ore, senza nessun particolare sintomo.
Solo in rari casi chi ne è colpito lamenta prurito, dolore, irritazione, rossore o gonfiore.
Spesso si associa ad altre problematiche di tipo autoimmune come la Vitiligine e la Tiroide.
Quest’anomalia raramente colpisce chi ha già un’Alopecia Androgenetica.
L’Alopecia Areata si colloca nella categoria delle Alopecie non cicatriziali, in quanto non vi è la formazione di tessuto connettivale fibroso che distrugge completamente l’apparato pilo sebaceo.
Si dice che l’area colpita subisca un “insulto” di tipo causale (ancora sconosciuto) con rapido arresto delle rigenerazioni cellulari e conseguente caduta dei capelli in Anagen. Perché ciò si verifichi è necessario che quello che viene definito “insulto” trovi nelle aree colpite follicoli e capelli sensibili all’attacco.
Le aree del vertice e della nuca hanno generalmente un Anagen più lungo e questo è forse il motivo per cui tendono ad essere le aree più colpite da questa anomalia cutanea.
Lo scoprire una chiazza o più chiazze getta letteralmente nel panico la persona che ne è afflitta, che se non correttamente supportata e tranquillizzata finisce per vivere con grande ansia, sfociando in depressione ed isolamento sociale.
NIENTE PANICO!
ALOPECIE CICATRIZIALI
Le Alopecie cicatriziali si verificano quando per motivi spesso sconosciuti i capelli cadono e non ricrescono a causa della distruzione del follicolo pilifero e della papilla germinativa con formazione di tessuto cutaneo di tipo cicatriziale.
ALOPECIA FIBROSANTE FRONTALE
Che cos’è l’Alopecia fibrosante frontale?
L’Alopecia fibrosante frontale, descritta per la prima volta nel 1994,
è un’Alopecia cicatriziale che interessa selettivamente la regione dell’attaccatura frontotemporale dei capelli, ed è considerata una variante di Lichen Planopilare.
Interessa soprattutto le donne dopo la menopausa, ed ha un andamento lento es progressivo.
L’attaccatura frontale dei capelli arretra progressivamente e la fronte diviene sempre più alta.
Spesso si associa un diradamento più o meno grave delle sopracciglia.
L’Alopecia fibrosante frontale si manifesta con una banda di Alopecia cicatriziale localizzata a livello dell’attaccatura frontale, temporale e parietale.
è frequente l’arretramento anche dell’attaccatura dei capelli dell’area periauricolare
La regione occipitale è coinvolta solo raramente. La cute della regione alopecica si distingue dalla cute della fronte per l’assenza di segni di fotoinvecchiamento: la cute è chiara, sottile e liscia.
Le vene temporali e frontali sono spesso molto evidenti a causa dell’assottigliamento cutaneo.
La distanza fra l’attaccatura del naso e l’attaccatura dei capelli può arrivare fino a 9-10 cm. Inoltre si assiste alla totale scomparsa dei peli del vello a livello della nuova linea dell’attaccatura.
I capelli dell’attaccatura mostrano lieve ipercheratosi perifollicolare (papule cheratosiche attorno all’ostio follicolare) associate a eritema.
Nel 50-75% delle persone che manifestano tale anomalia (vera e propria malattia) si osserva Alopecia completa o parziale delle sopracciglia.
è frequente anche una mancanza dei peli del corpo.
La tricoscopia mostra assenza di osti follicolari nella banda alopecica.
I capelli che delimitano posteriormente l’Alopecia mostrano manicotti di materiale cheratinico e la cute è eritematosa.
E’ frequente anche osservare pili torti e capelli fratturati a varia distanza dall’ostio follicolare.
L’Alopecia cicatriziale è la conseguenza di una infiammazione dei follicoli piliferi dell’attaccatura dei capelli, ma perchè si sviluppi questa aggressione infiammatoria ancora non è noto.
Il fatto che la malattia colpisca quasi esclusivamente il sesso femminile suggerisce che il fattore scatenante possa essere una sostanza chimica utilizzata prevalentemente o esclusivamente dalle donne, ma gli studi finora effettuati non hanno portato risultati evidenti.
Rivolgersi a un professionista qualificato è sempre la scelta migliore quando si affrontano preoccupazioni legate alla salute della tua cute e dei tuoi capelli. Che tu sia incerto sulla natura di eventuali anomalie o desideri semplicemente conferma, un esperto può fare la differenza. La diagnosi tempestiva e precisa rappresenta un passo fondamentale per il benessere della tua pelle e dei tuoi capelli, garantendoti tranquillità e un piano di trattamento adeguato.